Caro Lello e carissima Giordana

Da Maghdoux, 27 Dicembre, 2023

,questa “lettera aperta” non è altro che il sunto della vagonata di sinceri, sentiti, dovuti Auguri che Vi porgono i Vostri Colleghi. Vi auguriamo che il Vostro Amore aumenti sempre! Come le tasse… 

Vi auguriamo di ricordarVi sempre di essere felici, quando guardate il mare, quando giocate fra Voi, quando tornate a casa e Giordana prepara il piatto preferito da Lello, spaghetti alle vongole… 

Che il Vostro Matrimonio sia luminoso e felice come una favola, vero come la vita vissuta ed eterno come una leggenda. Vi auguriamo di ricordare sempre la dolcezza del Vostro primo bacio, quello del 24 Gennaio 2018… Vi ricordiamo di ricordare sempre la data del Vostro Fidanzamento (31 Gennaio 2018) e quella del Vostro Matrimonio (28 Dicembre 2023), pena motivi di aspre litigate… 

A Lello ricordiamo che, per lui, Giordana è piena di contraddizioni poiché è tanto intelligente quanto ingenua, anche se perspicace all’occorrenza… A Giordana ricordiamo che, per lei, Lello è un Uomo giusto, buono e leale… 

Solo l’Altissimo sa quanti Auguri hanno ricevuto Lello e Giordana nei giorni scorsi, quanti ne riceveranno oggi, quanti ne riceveranno nei prossimi giorni… 

Auguri, dunque, di una lunga e serena e proficua “Vita Matrimoniale”! Auguri di figli maschi… 

E no, gli Auguri devono essere fatti per figli sani e non esclusivamente di sesso maschile!! 

E se, invece, nascerà una bella bambina, che poi diventerà un’affascinante, emozionata ed elegante Sposa come Giordana? 

Questa “lettera aperta” non potrebbe terminare se non con le parole di una poesia scritta e musicata da Mauro Pelosi dal titolo “Mi piacerebbe tanto diventar vecchio insieme a te”: 

Mi piacerebbe tanto diventar vecchio Insieme a te davanti ad un camino 

Immagina noi due star lì a ricordare I bei giorni trascorsi e i problemi di oggi 

Le nostre prime volte, il primo schiaffo 

Mi piacerebbe tanto guardar la pioggia insieme a te 

E ti sorriderei, ti ascolterei in silenzio La voce ormai pacata di chi sa troppo bene 

Che non si torna indietro e che poi 

Non importa, forse è contento 

Poi parleremo del tempo, delle belle stagioni 

Dei fiori in giardino, di una torta di mele 

Noi e le nostre paure, i pensieri nascosti 

Le ombre sui muri e la vita che sfuma 

E la vita che sfuma 

Mi piacerebbe tanto mangiare in pace lì con te 

E come due bambini sorprenderci a giocare 

E prender lo sciroppo per curare più in fretta i malanni del tempo 

Per vivere ancora, sarebbe bello 

E ce ne andremmo a letto un po' traballanti io e te 

Ma ti sorreggerei, ti coprirei per bene 

E guarderei il tuo viso per scoprir se ti ho dato 

Una vita felice, poi prima di dormire una carezza 

E dietro ogni finestra il respiro del vento 

Le foglie contente, giocare nel cortile 

Tutta la casa protetta da una notte amica 

Che ti fa sognare e ti porta lontano

 E ti porta lontano 

(Considerazioni raccolte da EMILIO VITTOZZI)

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